Aprire un libro è come entrare in nuovo e meraviglioso mondo fatto di amore, avventure, amicizie, gioia e tristezza. Leggere un libro in cui la protagonista racconta delle storie, è come entrare in un favola dentro la favola e ritrovare Olga, Valdo, Mimma e Bruco è come ritrovare vecchi amici che non vedi e non senti da molto tempo, ma che sono sempre rimasti lì pronti per farti compagnia quando più ne hai bisogno, per essere compagni di viaggio e di avventure, pronti a riempirti il cuore nei momenti di tristezza.
Qui trovate le recensioni delle prime due avventure di Olga: Il Viaggio Straordinario e Jum Fatto di Buio
Olga Papel è una bambina piuttosto saggia e coraggiosa, anche un pò silenziosa, tuttavia quando inizia a parlare lo fa per raccontare meravigliose storie che lei stessa dice di aver vissuto in luoghi fantastici e meravigliosi, dove incontra personaggi un pò stravaganti.
È di nuovo periodo di vacanze a Balicò e Mimma, una delle migliori amiche di Olga, è tornata al villaggio; stavolta non è sola: con lei c’è Mirina, una compagna di scuola. Mimma non vede l’ora, ogni anno, di tornare a Balicò, in quel posto magico dove lei riesce a sentirsi a casa. Mirina invece non è proprio dello stesso avviso: lì tutto quanto per lei è strano; gli odori, i suoni, i colori, tutto in quel luogo la spaventa, lei è abituata a vivere in città non riesce a vedere la bellezza che ha intorno (almeno per il momento…). Finalmente il sole fa capolino da dietro le nubi dopo giorni di pioggia e mentre Olga attende l’arrivo dei suoi amici, si trova a riflettere e parlare con il suo amico Valdo di una cosa molto importante: la Fantasia! “Sai cosa è la fantasia Valdo? È quando immagini un mondo che non c’è. […] Aspetta, non scappare, ti ho detto che è solo fantasia, non è pericolosa, se sai riconoscerla”.
Finalmente gli amici sono ritrovati! (e come Mimma si sente a casa quando sente il rumore degli zoccoli di Olga, così noi lettori ci sentiamo a casa leggendo le loro avventure). Tutti sono impazienti fare qualcosa, di divertirsi, di giocare e correre, l’unica restìa è Mirina che ha praticamente il divieto di fare ogni cosa: persino sedersi sull’erba, non solo, ha persino paura di Valdo! il cane più buono e dolce del mondo. Dal momento che l’unica cosa che Mirina sembra poter fare è camminare, tutti insieme decidono allora di dirigersi alla malga.
Ed è proprio durante il percorso che Olga inizia a raccontare una delle sue storie…
Questa è “la storia della bambina con i vestiti grandi” e stavolta la giovane Papel ammette di non aver mai conosciuto questa bambina ma semplicemente questa è un’altra storia…
I signori Modemàs sono persone semplicissime, vivono in una casa normale, conducono una vita normale, eppure la loro figlia è un pò particolare, pensierosa, strana, i vestiti le stanno sempre enormi, come se non fossero fatti per lei. La madre ha provato ogni tipo di soluzione, eppure a quella bambina gli abiti non calzavano mai, erano sempre troppo larghi. È così strana che tutti la chiamano Misteriosa.
Misteriosa Modemàs ha l’abitudine di nascondersi all’interno dei quadri, delle fotografie, delle riviste, e quando parliamo di “dentro” voglio dire letteralmente perché ci saltava proprio dentro, passando attraverso la porta per entrare ed uscire! Le porte sono così importanti che “non bisognerebbe mai perderle di vista. Sono esattamente tra la realtà e la fantasia. Misteriosa le trovava sempre. Si rifugiava nella fantasia quando voleva prendersi una pausa dalla realtà, ma aveva sempre ben chiaro il confine fra l’una e l’altra”.
Eppure, quando la bambina si trova all’interno di un quadro, gli abiti le calzano a pennello, come se lei fosse davvero fatta per quel mondo, perché lì, in quel piccolo mondo di fantasia una persona può sentirsi libera di essere chiunque essa voglia, senza pregiudizi, senza preoccupazioni e senza paura. Purtroppo per lei, entrare in quei mondi non era per nulla visto di buon occhio, anzi era persino proibito nel suo mondo!
Fortunatamente Misteriosa ha uno speciale alleato: il Guardiano del Museo che le permette di entrare nel museo senza dire nulla e soprattutto permettendole di entrare nei suoi adorati dipinti, luoghi che per lei sono davvero importanti perché le danno la tranquillità di avere un piccolo posticino dove potersi rifugiare dalla realtà al momento del bisogno, un pò come accade a noi lettori con i nostri amati e preziosi libri. Anche noi, nei libri, troviamo un posto dove possiamo fuggire per ripararci dalle preoccupazioni della vita quotidiana.
“Riparava al Museo quando fuori pioveva, oppure prima di affrontare una giornata difficile; quando si sentiva un pò giù e non sapeva perché; quando era in ansia, per stare un pò sola, per chiarirsi le idee e trovare silenzio; e quando aveva voglia di giocare…”
La bambina ha inoltre due buone amiche: Dura, una ragazzina forte, energica, generosa e molto ottimista, come se nulla al mondo la potesse spaventare o scalfire e Piccola, una dolce, romantica e fragile bambina che ama le storie più di ogni cosa.
Eppure Piccola è così fragile e spaventata dalle responsabilità della scuola e della vita che inizia a diventare un pò ribelle, come se l’idea del mondo che ha intorno la schiacciasse senza lasciarle via di scampo e decide allora di fuggire! Chi di noi, da bambino, non ha avuto questa sensazione e ha sentito dentro di sè la paura di crescere? Poi c’è chi è cresciuto e chi invece ha preferito rimanere bambino. Siamo stati tutti quanti un pò come Piccola: spaventati dalle avversità della vita!
Gli insegnanti, gli amici e la famiglia iniziano allora a cercarla, nessuno riesce a trovarla, pare come svanita finché a Misteriosa non viene un idea! I Quadri! Piccola aveva espresso tempo prima il desiderio di imparare a saltare all’interno dei quadri! Potrebbe nascondersi al Museo! Ed è proprio lì che la trovano! Purtroppo Misteriosa non riesce a convincerla ad uscire dal quadro: Piccola ha troppa paura di tornare alla realtà, ha troppa paura di crescere, una paura vera e reale, soprattutto ha paura di non essere compresa dai grandi!
“< Sì, ma non mi capiscono e io non capisco loro. Non capisco nessuno! E nessuno mi capisce! > <Succede anche a me, a volte. E quando mi succede penso che forse dovrei parlare di più per farmi capire meglio e ascoltare meglio per comprendere gli altri.>”
Crescere è una faccenda complicata e difficile, ma una cosa importantissima è non dimenticare mai i bambini che siamo stati, perché quei bambini sono sempre dentro di noi, non ci hanno mai lasciato e ogni tanto è necessario farli uscire e lasciarli vagare sulle onde della nostra fantasia, “apprezzare sempre la realtà senza dimenticare la fantasia e viceversa”.
L’importante è ricordare che c’è sempre qualcosa nella nostra realtà quotidiana, per cui vale la pena tornare: la Famiglia, gli Amici, l’Amore.
Dico solo una cosa: compratelo, leggetelo e innamoratevene come è accaduto a me!
Un abbraccio
Laura
Ciao a tutti amici lettori! Mi chiamo Laura, ho 25 anni, un libro sempre in borsa e una marea di riccioli ribelli! Benvenuti sul mio blog, un piccolo angolino per condividere con voi la mia passione per la lettura.
"Ho scoperto prestissimo che i migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo, senza chiedere nulla" - T. Terzani
1 commento
Cara Laura è sempre bello leggere quello che scrivi ……un abbraccio