Fiamme

  • Titolo: Fiamme
  • Autore: Gyogy Dragoman
  • Casa editrice: Einaudi
  • Collana: Supercoralli
  • N° pagine: 376
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“Il dolore aiuta a ricordare, non solo il dolore ma tutto, perché è necessario ricordare tutto, perché esiste solo quello che ricordiamo, quello che dimentichiamo non c’è più, scompare dal passato, scompare dal mondo”

Emma ha 13 anni e ha già dovuto affrontare molto più di quanto possa sopportare una bambina di questa età. È sola al mondo poiché i genitori hanno trovato la morte per via di un misterioso incidente e, in seguito alla tragedia, la giovane adolescente si ritrova costretta a trascorrere le proprie giornate fra le mura di un orfanotrofio; ma qualcosa sta per cambiare radicalmente la sua vita: una nonna di cui non conosceva l’esistenza, infatti, è arrivata a prenderla, chiedendole di andare a vivere con lei.

Dopo aver varcato le porte dell’orfanotrofio che l’ha tenuta “prigioniera” per alcuni mesi, Emma inizia a scoprire una vita nuova, quella a casa della nonna, una signora eccentrica e circondata da un alone di mistero.

La storia di Emma è ambientata in un paese dell’Europa dell’Est che affronta la fine del comunismo, di cui l’autore non dà una precisa indicazione e in cui le persone devono fare i conti con una nuova realtà, dove tutti sospettano di chiunque e non riescono a fidarsi gli uni degli altri. Tutto questo però non costituisce altro che un sfondo perché al centro di tutto ci  sono sempre Emma ed i suoi pensieri.

L’intero libro è un continuo mescolarsi e susseguirsi di suoni, profumi e colori che risvegliano nella mente della protagonista i ricordi di una vita ormai passata. Ma Emma non è solo questo, lei è speciale, è un’eroina, ha la capacità di immedesimarsi anche nei ricordi altrui, rendendoli vivi.

Con il suo metodo di scrittura l’autore ci aiuta a immergerci nella mente della protagonista, descrive ogni minimo dettaglio in maniera così perfetta che al lettore sembra di essere nella storia, il lettore diventa il protagonista.

A volte purtroppo la narrazione risulta essere un po’ lenta a causa della mancanza di dialoghi, ma il racconto nel suo insieme tiene i lettori con il fiato sospeso fino alla fine, coronata da un finale sorprendente.

 

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