“Questa è una storia vera. È la storia di quando l’orso ammaestrato del signor Giubàt, alla fine, mi ha tagliata in due e l’Omino a molla mi ha riattaccata con lo scotch. Lui ha sempre con sé un rotolino di scotch, perchè ogni tanto gli capita di staccarsi dal fondo della scatola e cadere fuori. La donna volante voleva prestarmi uno dei suoi cerotti, ma io dico che quando ti tagliano in due ci vuole qualcosa di forte per tenerti insieme.”
Olga Papel è una ragazzina di undici anni, che vive con la nonna dall’altra parte del fiume nel villaggio di Balicò. Ha un carattere forte, è sicura di sé e crede fortemente nell’amicizia, soprattutto per i suoi amici Mimma e Bruco, lei ha la capacità di credere in loro quando nemmeno loro lo fanno.
Olga non è una bambina come tante, è una bambina con un dono speciale: racconta storie incredibili che dice di aver vissuto lei stessa. Tuttavia le sue sono storie speciali, in cui la protagonista incontra tassi parlanti, un orso che vuole fare il sarto, un coniglio un pò matto che fa il barcaiolo. Lei racconta le sue storie per chiunque voglia ascoltarle: per il suo cane Valdo, “un cane dotto, dai modi raffinati e di fini sentimenti”, per i suoi amici, Mimma e Bruco, per gli abitanti di Balicò, il professore, la barbiera Tomeo, il signor Gibod, quando Olga racconta tutti si fermava ad ascoltare.
Un giorno decise di raccontare la storia della bambina di carta, partita dal suo villaggio per andare a far visita alla Maga Ausolia e chiederle di trasformarla in una bambina in carne ed ossa, una bambina “normale”. Olga di Carta deve affrontare un viaggio lungo e faticoso, lontana dalla sua mamma, ma soprattutto in un mondo pieno di pericoli per una bambina fatta di carta.
Durante il suo viaggio la bambina incontrerà un venditore di tracce, un tasso parlante, Melo il ragazzo che vive nella mongolfiera e che la farà riflettere sul concetto di normale e diverso.
“Ho da poco intrapreso un lungo viaggio, ma ho trovato un ostacolo e non so come proseguire, poiché come vedi io sono…”
“Il mondo è pieno di ostacoli” bonfochiò Melo, “per questo io sto in aria”.
“La tua casa è in cima agli alberi?”
Il ragazzo corrugò le sopracciglia.
“Somiglio a una scimmia?”
“No! So benissimo che sei un ragazzo. Hai la pelle scura e io non avevo mai visto nessuno come te. D’altra parte, cosa dovresti dire tu di me, che sono così…”
“Così?”
“Bè…”
“Bè?”
“Sono diversa!”
“Siamo tutti diversi in questo mondo” disse Melo. Poi precisò “Da vicino, perché da lontano, invece, siamo tutti uguali. Per questo io sto in aria.”
Olga proprio non riusciva a capire. Aveva sentito di bambini adottati dai lupi, cresciuti selvatici nei boschi, che avevano imparato a ululare a cibarsi di carne cruda. Forse Melo era stato adottato da una famiglia di oche e sotto il maglione nascondeva un paio d’ali bianche? Con un dito lo sfiorò proprio in mezzo alla schiena: niente ali. E poi, si disse cosa se ne fa un’oca di un’ancora?
Durante il suo viaggio Olga si perderà e verrà trovata dal circo del signor Giubàt, quella stramba compagnia diventerà la sua famiglia e la accompagnerà a Rapusino per incontrare la Maga Ausolia.
Alla fine del suo viaggio, una volta trovata la Maga, Olga rifletterà sul suo viaggio, su tutto ciò che era riuscita a fare, su quello che aveva affrontato e scoprirà che il segreto è nella carta…
È un racconto speciale, dove la storia di Olga Papel e la storia che lei racconta, quella della bambina di carta, si intrecciano senza mai confondersi e lascia al lettore, così come agli ascoltatori nella storia, la voglia di sapere cosa succede, quale sarà il prossimo incontro della bambina di carta. Soprattutto è un racconto speciale, che vuole portarci a riflettere sulle diversità, su come ognuno di noi vede se stesso.
È importante quello che Olga di Carta impara durante il suo viaggio ed è ciò che anche noi dovremmo imparare: ognuno è speciale a modo suo, dobbiamo solamente trovarlo dentro di noi.
Eccoci qui amici lettori, la recensione è finita a spero vi sia piaciuta e che vi faccia venire voglia di leggere il libro.
Io l’ho amato e non vedo l’ora di leggere il seguito.
Vi auguro una buona giornata cari amici lettori.
1 commento
Brava il tuo entusiasmo è contagioso